29 luglio 2014

La Pasticceria di Maria Grammatico ad Erice (ricordi).

ON AIR
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E dopo il cannolo di Dattilo facciamo tappa ad Erice.
Lì in quel luogo dove la realtà sembra tornare indietro.
Camminare fra i vicoli, immaginando storie di uomini e donne ai tempi del medioevo.
Un borgo suggestivo immerso fra fortezze, profumi e la Pasticceria di Maria Grammatico.


La storia racconta:
"Nei primi anni '50 il padre di Maria morì improvvisamente per un attacco di cuore. Sua madre incinta del sesto figlio e senza mezzi di sostentamento, decise di mandare Maria, che all'epoca aveva 11 anni, e sua sorella maggiore, all'orfanotrofio di San Carlo, a Erice, per imparare l'arte della pasticceria dalle suore. Là si lavorava duro, mescolando misture di zucchero per sei ore al giorno, alzandosi prima dell'alba per accendere i forni, pelando chili di mandorle e vivendo di pasta e minestre. All'età di 22 anni, Maria lasciò l'orfanotrofio dopo un esaurimento nervoso e iniziò a produrre dolci e torte per guadagnarsi da vivere. Il resto come si suol dire, è storia. Così come storia saranno i suoi mustaccioli, i dolci di pasta di mandorle, le marmellate, i biscotti e tante altre delizie, tra cui graziosissimi agnellini alla mandorla e al limone che vengono preparati a Pasqua per celebrare i Misteri di Erice."

La tappa nella Pasticceria di Maria Grammatico è un obbligo.
Come un obbligo è assaggiare tutto.
Ma del resto non è impossibile. 
Sedersi comodamente in uno dei tavoli con vista mare.
Chiedere un vassoio assortito.
E iniziare a mangiare masticando lentamente. 
Perdersi nei sapori freschi di ogni dolce.
Respirare il profumo di zucchero.
E proprio sul più bello quando ancora manca il più bello, ordinare due cannoli siciliani a portar via e mangiarli passeggiando per tornare a Porta Trapani.
La bontà di questo cannolo siciliano lascia una serenità interiore impareggiabile.
Nella mia classifica personale, i cannoli della Pasticceria di Maria Grammatico, li ho piazzati al primo posto. 

Il tour dei cannoli continua....


Buona giornata.





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28 luglio 2014

I cannoli siciliani dell'Euro Bar di Dattilo (ricordi).

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Quartetto Cetra - Baciami piccina

Già trascorso un mese dalla nostra vacanza sull'isola.
E dopo un luglio intenso, riprendo in mano i souvenir. 
Inizio a sfogliarli, rimetterli in ordine.
Guardo le foto, quelle scattate con l'iphone e quelle scattate con la mia nuovissima NIKON.
Rivivo quei profumi, quel mare tanto grande. 
Ricordo le persone incontrate.
E le tante prime volte di Lorenzo. 

A me i viaggi fanno così. 
Sto per un po' di tempo fra il nostalgico e il malinconico.
Dopo mi riprendo e il ricordo mi fa sorridere di serenità, sempre. 

Fra le cose che riordino ogni volta, ci sono loro: i biglietti da visita. 
In ogni posto ne prendo tre. 
Uno per me, uno da  lasciare se qualcuno lo chiede e uno di scorta. 
Questa volta però me ne manca uno. 
Quello dell'EURO BAR di Dattilo, paesino di 598 abitanti nell'entroterra trapanese e dove preparano dei cannoli siciliani che vale la pena andare ad assaggiare. 

Preparati come da tradizione siciliana.
Cialda croccante, rigorosamente fritta, riempita al momento.
Ricotta fresca lavorata grossolanamente e senza zucchero.

Nella mia classifica personale li ho piazzati al secondo posto. 

A Dattilo c'è davvero molto poco da fare o vedere, la tentazione di stare seduti al tavolino dell'EURO BAR e mangiare due cannoli, uno dopo l'altro, è davvero tanta: non esitate!!!

Buona giornata.


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21 luglio 2014

La Caprese (il mio comfort food).

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Giusy Ferreri - Non ti scordar mai di me

838 km percorsi in meno di 48 ore. 
La stanchezza è tanta ma la gioia di vedere due amici realizzare il loro sogno d'amore, ripaga ogni fatica.
Per quanto se ne dica il fatidico "SI" emoziona sempre. 
Emoziona gli sposi. 
I papà.
Le mamme.
Gli amici.
I conoscenti.
I sognatori.
I fotografi.
I testimoni. 
Ognuno ha modo suo, vive quell'emozione.
E anche noi ce la siamo vissuta, abbiamo preso tutto il buono che c'era e ce ne siamo tornati a casa.

Dopo una due giorni a guidare, il  mio comfort food è quello che ci vuole....tipicamente estivo!!!!

Buona giornata.

CAPRESE
INGREDIENTI
pomodoro cuore di bue
mozzarella di bufala
olio evo
origano 
sale




E per chi non fosse sazio, oggi nella cucina di Pizza, Fichi e Zighinì è servito il secondo piatto di Luglio del Menù di StagioniAMO.

http://www.caffebabilonia.com/2014/05/stagioniamo-una-nuova-rubrica-dedicata.html

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14 luglio 2014

#10: Conchiglioni alla Norma (StagioniAMO a quattro mani nella cucinadi Caffè Babilonia).

ON AIR
Cynthia - Bruce Springsteen

Alta.
Bionda.
Sorridente.
Dolce.
Floreale.
Molto social.
Piemontese D.O.C.
È LEI, come vi avevo anticipato!
Finalmente Marzia di Coffee&Mattarello live nella cucina di Caffè Babilonia.
E che fanno due food blogger che si incontrano per la prima volta?
Cucinano!

Sul tagliere è pronta la Miss del mese di Luglio di StagioniAMO: LA MELANZANA.
Con l'antipasto l'abbiamo vista trasformata in uno sfiziosissimo HUMMUS, oggi per il primo piatto a 4 mani la scelta è stata inevitabilmente uno dei primi piatti tipici della tradizione siciliana: LA NORMA.

Ma prima un salto al mercato.
Qui troviamo diverse varietà di MELANZANA che si distinguono essenzialmente in base alla forma e poi al colore.
Le tonde o oblunghe hanno la polpa dolce, adatte a essere cotte a fette.
Le allungate hanno un sapore più piccante, ideali per essere farcite intere.
Le varietà più diffuse a frutto tondo:
la Violetta di Firenze dalla forma rotonda e dal colore viola molto chiaro, con polpa compatta e pochissimi semi;
la Mostruosa di New York dalle dimensioni enormi, dal colore viola chiaro e dalla polpa compatta;
la Murcia di colore violetto, con foglie e fusto spinosi.
Le più diffuse a frutto ovale:
la Black Beauty di colore viola scuro lucente;
la Jers King dai frutti di grandi dimensioni.
Le più diffuse a frutto cilindrico-allungato:
la Violetta di Napoli dalla forma allungata e dal sapore particolarmente intenso;
la Violetta lunga palermitana dal colore viola intenso e dalla forma allungata;
la Rimine, scura  dal frutto stretto e lungo.

E dopo la spesa al mercato, torniamo in cucina.

2 grembiuli.
4 mani. 
1 bionda.
1 mora.
Del buon vino. 
Oggi a tavola serviamo il primo. 
Buon StagioniAMO.

CONCHIGLIONI ALLA NORMA
INGREDIENTI
400 g di conchiglioni
1 melanzana tonda
700 g di passata di pomodoro
200 g di ricotta salata
10 foglie di basilico fresco
1 spicchio d'aglio
olio evo
olio di semi 
sale
pepe


Tagliare la melanzana a listarelle non troppo sottili e friggerle in abbondante olio di semi caldo. 
In una padella dorare lo spicchio d'aglio con un filo d'olio evo  e aggiungere la passata di pomodoro e lasciare cuocere su fiamma bassa fino a quando la salsa non si addensa. Spegnere il fuoco e unire metà delle foglie di basilico e le melanzane.
Cuocere i conchiglioni in abbondante acqua salata, scolarli al dente e disporli in una teglia da forno aggiungendo, per ogni strato, il pomodoro e la ricotta salata già grattugiata. 
Finire la cottura in forno con funzione grill per 10-15 minuti.
Servire ben calda aggiungendo nei piatti le foglie di basilico rimaste.

ON THE TABLE
Grillo Terre Siciliane 2013 Conte di Matàrocco

Prossimo appuntamento con Miss LA MELANZANA, Lunedì 21 Luglio nella cucina di Pizza, Fichi e Zighinì.




http://www.caffebabilonia.com/2014/05/stagioniamo-una-nuova-rubrica-dedicata.html

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10 luglio 2014

Saltimbocca alla Romana (arrotolati).

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Mina - Il leone e la gallina

1,2,3....start si ricomincia con la routine!!!!
In realtà è dal 29 giugno che è ricominciata. 
Ma come tutti i rientri, la rilassatezza mentale e fisica rimane fedele compagna ancora per giorni. 
Anche se poi, con uno gnappo di 19 mesi, il relax quello vero non è più tanto compagno di vacanza. 
Resta il fatto che sul calendario è scritto LUGLIO quindi è ESTATE (anche se metereologicamente fa pensare tutt'altra stagione) quindi spazio ancora alle belle giornate. 
Il programma è fitto di appuntamenti. 
A partire da venerdì, Donna Marzia sarà presente nel centro Italia. 
No, Donna Marzia non è un'azienda che produce vino piemontese ma esattamente LEI
Si, LEI di Coffee&Mattarello.  
LEI, che se fossi andata a cercarla, sono sicura non l'avrei trovata. 
LEI, che se non rispondo ad un messaggio per tipo 1,2,3...giorni non la prende immediatamente sul personale. 
LEI, che con le sue parole mi dona la forza di andare avanti "perché tutte le cose belle richiedono fatica".

OPS ma questo non doveva essere un post dedicato a LEI!!!
E allora andiamo al fine settimana successivo. 
Venerdì 18 si parte. 
Destinazione: La Spezia. 
Wedding Day....non il nostro!!!
Dopo di che, tutto sarà concentrato sull'evento dell'estate 2014. 
7 Agosto.
Luca&Francesca convolano a nozze.
Chi sono?
Mio fratello & Mia cognata.
E io, come tutti i matrimoni che si rispettino, sarò la sorella "fashonissima" dello sposo. 
Tutti mi guarderanno (così dice mia cognata).
Peccato che il vestito ancora non è pronto e i sandali ancora da cercare e comprare!!!
Ma ce la farò e tutti mi guarderanno!!!

Nell'attesa torno ai fornelli. 
Riprendo in mano le mie dispense. 
E cucino. 
Buona giornata.

SALTIMBOCCA ALLA ROMANA 
INGREDIENTI
scaloppe di vitello 
prosciutto crudo dolce
burro (circa 100 g per 20 fettine di carne)
salvia
vino bianco
farina
sale 
pepe
Battere leggermene le scaloppe, coprirle con una fetta di prosciutto e la salvia. Arrotolare la scaloppa e fermarla con una stuzzicadenti e passarla nella farina. Scaldare il burro nella padella e cuocere la carne al salto. Salare, pepare e bagnare con il vino bianco. Cuocere per circa otto minuti, togliere la carne e metterla in una pirofila e con la salsa bagnare le scaloppe.

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8 luglio 2014

Riportando tutto a casa (San Vito Lo Capo 2014).

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La palla è rotonda - Mina

Approdati sull'isola già da qualche giorno.
Inizio a scrivere da qui perché le emozioni raccontate appena vissute hanno tutto un altro sapore.
Siamo Noi 3.
San Vito Lo Capo a giugno è la dimensione giusta per la nostra vacanza.
Qui si respira prepotentemente aria di mare.
La salsedine si appiccica sulla pelle.
Mi guardo intorno.
Oltre Noi c'è il Mare.
Intorno a Noi le Montagne.
Catapultati in una dimensione surreale.
Il bianco delle case risplende ovunque.
La spiaggia illumina il Mare.
La limpidezza dell'acqua è emozionante.



Martedì e ci svegliano i nuvoloni.
Lasciamo alle spalle il nostro villaggio.
Raggiungiamo Trapani.
Una perla del Mediterraneo.
Profumo di barocco spagnolo fra le viuzze del centro storico.
Il giallo ocra ad accompagnarci.
Facciamo tappa al porto.
Brioche ripiena di gelato al pistacchio e granita al limone.
Sapori autentici.
Irresistibili.
Rubiamo ancora qualche scatto.
Raccogliamo info per le partenze verso le Egadi. 
Ritorniamo nel nostro villaggio.



Dopo il mare, qui a San Vito l'altro protagonista indiscusso è lui: il Cous Cous.
Qui davvero c'è l'imbarazzo della scelta su dove mangiarlo.
La guida non ci aiuta, nessuna indicazione particolare.
Ci affidiamo all'istinto cercando di evitare il Menù del Turista.
La Casa del Cous Cous San Vitese è la nostra scelta.
L'ambiente è molto arabo.
E decisamente pittoresco. 
Nel complesso un buon approccio al Cous Cous di pesce rimanendo in linea con i commenti che si leggono nel web: troppo caro!!!  

Prima settimana trascorsa.
Vedere Lorenzo giocare è meraviglioso.
I primi giorni sentire i piedini sulla sabbia lo metteva in difficoltà.
Si aggrappava.
Chiamava: Mamma.
Con l'acqua blu del mare, invece, ha preso subito confidenza.
I riccioli solo dopo sole diventano giallo oro.
Il nasino sempre più abbronzato.
Diventa un ometto.
E il tempo inesorabilmente passa.
Mi commuovo a guardarlo.



La vacanza è finita.
Avrei voluto scrivere, giorno dopo giorno, tappa dopo tappa.
Tempo di scrivere era poco.
Completamente immersi nei ritmi rilassati.
Giorni dedicati a Noi.
Giorni dedicati alla scoperta del cannolo più buono.
Al gelato gusto pistacchio.
Allo splendore della natura.
Al profumo del Mar Mediterraneo.
Ai bagni la mattina presto.
All'inseguimento dei gabbiani sulla spiaggia.
Alle passeggiate in paese.
Alle pedalate in risciò.
Agli orizzonti infiniti.
Ai tramonti sulla spiaggia quando tutti vanno via.
Agli immancabili spaghetti al nero di seppia.
E alla pasta alla Norma.
Ai forni con il pane cunzato.
E alle sarde beccafico.
Alle nostre emozioni che dopo 11 anni sono sempre le stesse. 
Alla meraviglia di nostro figlio.




Ho riportato a casa tutto questo e ancora dell'altro, lasciando un pezzo di cuore.
Racconterò post dopo post, quando l'estate sarà un po' più lontana ma sempre con me.

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