27 aprile 2014

Vino al supermercato - 02.

ON AIR
Stairway to heaven - Led Zeppelin


Il secondo di quelli che qualcuno chiama "budget wine" viene dalla Campania.


Falanghina del Sannio 2012. Dall'etichetta Nziria dei Principi, di proprietà di un noto marchio della grande distribuzione, questo bianco proveniente dalla Campania risulta molto più morbido e caldo di quanto ci si aspetterebbe dai vini di questa DOC. Mantiene comunque parte della sua freschezza tipica, che si mescola piacevolmente ai profumi di pesca e fiori bianchi che si avvertono non appena viene versato nel calice. L'intensità e la decisione di profumi e sapori ne permettono l'abbinamento anche con piatti abbastanza strutturati.
Prezzo intorno ai 5€, noi lo abbiamo abbinato con delle ottime mezze maniche alla gricia!



www.vivino.com

Alla prossima bottiglia!




Share:

25 aprile 2014

La mia intervista su Tribù Golosa.

Oggi racconto di me e del mio blog anche qui!
Grazie allo Staff di Tribù Golosa.
http://www.tribugolosa.com/user-PYUAql-intervista.htm
Share:

24 aprile 2014

Dolce e Fantasia.

ON AIR
The Beatles - Yesterday 

Un angolo di bontà in uno dei quartieri più affascinanti di Roma.
Il fascino del laboratorio a vista. 
Il suono della panna montata a mano. 
Il profumo inconfondibile del dolce appena sfornato. 
La genuinità di una pasticceria.

Buona giornata.

Dolce e Fantasia - Roma, Via Pausania 1
Share:

20 aprile 2014

Casatiello senza strutto (a modo mio).

ON AIR
Negrita - Gioia infinita
 
"La pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare". 

Nelson Mandela


Buona Pasqua.


CASATIELLO SENZA STRUTTO
INGREDIENTI
500 g di farina 
2 uova
2 cubetti di lievito di birra
125 ml di olio
70 g pecorino grattugiato
70 g parmigiano grattugiato
150 g di salume napoli
150 g di pancetta dolce
150 g di caciocavallo
150 g di provolone dolce
pepe

Lavorare la farina incorporando le uova e l'olio, aggiungere il lievito sciolto, in un bicchiere di acqua tiepida, e un pizzico di sale. Lavorare l'impasto energicamente e dopo qualche minuto aggiungere il pecorino grattugiato. Continuare a lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciare lievitare in un luogo fresco e asciutto per un minimo di 6 ore.
Nel frattempo tagliare a pezzi grossolani il salame, la pancetta, il provolone e il caciocavallo. Grattugiare il parmigiano. 
Terminata la lievitazione, stendere la pasta su una spianatoia e ricoprirla dei salumi e dei formaggi e passare una spolverata di pepe. Arrotolare l'impasto su stesso e chiudere le estremità. 
Ungere con un filo d'olio uno stampo a ciambella e posizionare il casatiello. 
Infornare a 180° per circa un'ora.
.
Share:

17 aprile 2014

Paccheri gratinati ripieni di Ricotta e Salmone.

ON AIR
Luciano Ligabue - Siamo chi siamo

Sin da quando ero adolescente che indosso una taglia 46.
Non sto scherzando.
Non ricordo di aver mai vissuto un periodo con una taglia più piccola se non da bambina.
Come da copione, la mia taglia 46 ha creato ben seri problemi sul mio sviluppo mentale.
Praticamente ero accanita con tutto il mondo.
C'era questo atteggiamento ad isolare le taglie 46, insopportabile.
Ragazzi perfidi pronti ad offendere per quel rotolino di troppo.
Ma fossero stati solo loro, poco male.
L'incubo di una taglia 46 era l'abbigliamento.
Tutto tremendamente troppo piccolo!!!
Tutto tremendamente troppo brutto!!!

Sono trascorsi gli anni.

La taglia 46 continua ad essere parte di me.
Anzi, dopo l'allattamento sono più vicina ad una 48.
Stesso incubo: l'abbigliamento!!!!
Entrare in un negozio, trovare l'abito che più piace e sentirsi dire: noi trattiamo solo fino alla 44!!!
Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaa???
Cari negozianti che fate i vostri campionari, mi rivolgo a voi.
Perché ad una taglia 46 precludete la possibilità di indossare un abito figo magari pure alla moda?
Che vi ha fatto, a voi, quel rotolino di ciccia in più?
Perché il gusto di una taglia 46 dovrebbe corrispondere al gusto di una donna 80enne?
Vi risulta che le taglie 46 sono tutte donne anziane?
Perché con orgoglio misto al disprezzo comunicate che trattate solo fino la taglia 44?
È così disgustosa la taglia 46 che avete in quel momento difronte?
Cari negozianti, sapete che vi dico?
Tenetevi le vostre taglie 44.
Io felice me la godo nella mia instancabile taglia 46.
E se mi piace proprio quel vestito lì, ci sono sempre le sarte a soddisfare ogni mio desiderio.

Non demordete taglie 46, la nostra ciccia trionferà!!!

Buona giornata.

PACCHERI GRATINATI RIPIENI DI RICOTTA E SALMONE
INGREDIENTI
300 g di salmone 
250 g ricotta di mucca
200 g di paccheri
parmigiano
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
cipolla
vino bianco
prezzemolo

In una padella mettere a soffriggere lentamente la cipolla con i gambi del prezzemolo, sfumare con il vino e appena sarà evaporato aggiungere il salmone tagliato a pezzi. Lasciare cuocere per circa dieci minuti. Dopo che il salmone sarà raffreddato, unilo alla ricotta e mescolare bene.
Lessate i paccheri, scolarli al dente e riempirli con la ricotta.
Disporli in piedi in una teglia affiancanti uno all’altro, condire con parmigiano, un filo di olio e pepe e infornare con funzione grill per 10-15 minuti. 

ispirata ad una ricetta di Chiara Maci



Share:

14 aprile 2014

...segue Barolo (italian lesson #2).

ON AIR
The Rolling Stones - It's only rock 'n' roll


Seconda parte (ecco la prima) della passerella dedicata al nobile vino piemontese.
Here comes the second part (the first here).
La lista - sempre molto personale - continua.
Go!

Si continua con una cantina sociale.
Tre Secoli dimostra come sia possibile mantenere alti standard qualitativi gestendo superfici più estese e un numero di produttori considerevole.
I 450 soci coltivano circa 1300 ettari di vigneti, offrendo una gamma più che ampia di bottiglie che vanno dai vini spumanti ai passiti.
Sangallo Sauvignon Blanc 2011: bianco bello caldo e profumato di caldo (pesca, qualche sentore tropicale spezie dolci -vaniglia-) e piacevole morbidezza da far invidia a un rosso. Si trova a meno di 5€. Correte...
Meet this less-than-5€ bottle, dive into its smoothness and let it warmly hug you, while surrounded by a sweet peach&tropical flavour. This simply cannot be a cheap wine.
Albarossa: l'omonimo vitigno da cui nasce questo rosso è stato creato nel 1938 dall'incrocio di Nebbiolo e Barbaresco [per la scienza: chatus (Nebbiolo di Dronero) x Barbera]. Surprisingly (to me) this grape variety was created back in 1938 by crossing Nebbiolo and Barbera.
Sorpresona, sia a livello agronomico che gustativo. Riempie la bocca e ci rimane a lungo, intrattenendo con dolcezza succosa ma non banale, speziatura accattivante e poi dei tannini che accompagnano il piacevole abbeveramento con sapiente gentilezza verso il secondo sorso. E poi il terzo ecc...
Full bodied, entertaining juicy wine. Tannins are lovely, let the glass talk you into another sip. Then another one...



www.tresecoli.com




Il Barbaresco Riserva Bricco di Neive 1998 prodotto ed imbottigliato dall'azienda Dante Rivetti è affascinante. L'invecchiamento (in botti grandi di rovere) ha dato (e continuerà a dare) i suoi frutti. Frutti, soprattutto neri (more, frutti di bosco) che si sentono già tutti appena il vino è nel bicchiere. Anche viole e fiori secchi contribuiscono alla complessità che però fa da contorno ad un vestito fresco che ancora sa di gioventù...
Fascinating. Ripe blackberries and other small fruits spring out of the glass as the wine is poured. together with some dry flowers too. Just as rich and elegant as its vintage would suggest, yet unsuspectedly fresh.


www.danterivetti.com



Ca' Brusà si trova a Monforte d'Alba, è anche un agriturismo, e propone due etichette:
Barolo Vigna D'Vai 2007: menta glaciale (Mentha Rotundifolia se volete). Nella ricchezza sensoriale di questo vino, la fetta più singolare è donata sicuramente dal ricordo di questa pianta aromatica. Più che un ricordo è una vera e propria presenza ferma ed evidente che rende questo vino quasi esotico.
You attention will be right away captured by that apple mint flavour you might not expect in a Barolo. Everything else in here is just fine too anyway...
Barolo Vigna D'Vai 2004: l'affinamento inizia a dare risultati. Profumi e sapori leggermente affievoliti, ma per chi sa ascoltare sono lì. Quello che però piace di più è una morbidezza rara, che diventa sofficità. La sensazione (direi più illusione) tattile è quasi di panna liquida. Da provare da solo.
Good aging has payed off. But once again, amongst the undeniable good qualities this bottle has to offer, what one is immediately struck by is one thing: the cream-like smoothness that soothes your tongue and palate. Try it alone. But if you're american you probably will anyway...


www.cabrusa.com



La famiglia Mascarello è quasi un'istituzione nei territori del Barolo.
E la loro fama non è immeritata.
Dopo un Dolcetto d'Alba "Bricco" 2012 che, pur essendo un vino secco, è effettivamente di una "dolcezza" gustosa che intenerisce, e un Barbera d'Alba Codana 2009, molto fruttoso e suadente pure lui, forte di una liscia setosità che difficilmente incontrerà pareri sfavorevoli, si arriva al piatto forte. These two sweeties are truly delicious. Silky tannins wrapped in a beautiful red cherry dress.
Barolo Monprivato 2009 porta con se il mare. Milioni di anni fa il Piemonte era un oceano, e questo grande vino sembra ricordarsene. Profumo di crostacei e mineralità marina salgono dal calice e si ritrovano in bocca, ad accompagnare il resto del nobile fardello sensoriale caricato sulle spalle di questo robusto giovanotto. Unusual seafood and marine minerality hints found in this noble red are more than a clue. The wine seems to remember that millions of years ago most of Piedmont was under the ocean.


www.mascarello1881.com



L'azienda Massolino, 22 ettari che giacciono tutti tra le colline di Serralunga d'Alba. I suoi 4 Barolo cru (vini da uve che provengono da una singola vigna) meritano tutti una menzione.
Dal Parafada 2009, il più morbido e docile, gentilezza di frutti rossi, al
più speziato Margheria 2009 con tannini più in evidenza, al Parussi 2009, il più tannico e maschio, forte di eleganti spezie che sa amalgamarsi al suo carattere possente. These 3 Barolo cru are something to try. Each one has its own features. From the first and smoothest, fruity one, tannins texture grows and increases its presence, along with sweet spices and elegant flowers.
Vigna Rionda riserva 2007 è molto complesso. I tannini, setosi come non mai ma molto presenti, fanno da contorno, sostegno ed arredo ad una struttura davvero imponente. In commercio dopo 6 anni (i primi 3-5 in botti di rovere, poi bottiglia). The richest and most powerful of the family. Amazing silky tannins, huge complexity, imponent structure. Goes on the market after 6 years. 

www.massolino.it




Fine del piccolo viaggio nelle Langhe, ma sempre pronti ripartire al più presto possibile!
End of the line, but keep ready for the next wine trip!




Share:

10 aprile 2014

Il mio corso di cucina nella Città del Gusto (Lesson n. 3).

ON AIR
Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu

Puntuale dopo 7 giorni la Lesson n. 3. 
La postazione sempre la stessa. 
Le facce anche. 
Nuove ricette da fare. 
Segreti da conoscere. 
Risate da condividere. 


E' la volta del risotto. 
Del baccalà.
E di uno dei piatti romani per eccellenza: i saltimbocca. 
Casseruola su fuoco e si comincia. 
Sedano, carota cipolla la base di ogni piatto.
Una padella unta d'olio con uno spicchio d'aglio per schiudere le cozze.
I pachino caramellati.
La provola affumicata.
Il riso tostato.
Resto incantata dalla preparazione del risotto.
E ancora più incantata dal connubio baccalà e ceci. 



Profumi e sapori riempiono il nostro entusiasmo. 
Chiudiamo con i saltimbocca alla romana. 
Il segreto? 
Sciogliere in padella il burro con l'olio. 
Fettina di vitella, prosciutto crudo magro e la salvia. 
Tre ingredienti per un piatto che non teme confronti. 


E dopo l'ultimo assaggio, ci ritroviamo a parlare fra noi. 
Chi propone di aprire un ristorante. 
Chi suggerisce di organizzare un servizio catering. 
Chi racconta degli esperimenti culinari casalinghi. 

Era come conoscersi da sempre.
Share:

5 aprile 2014

Pasta Ceci e Pomodoro.

ON AIR
Gianna Nannini - Dolente Pia 

Qualche giorno fa la mia compagna di blogger, Popeya, scrive questo post qua
Il post racconta delle super blogger quotidianamente presenti in rete.
Ve lo chiedo anche io, ma come diavolo fate???

Mi spiego.
Come fate a pubblicare tutti i giorni???
Scrivete di notte???
Ma soprattutto. 
Come fate a fare quei dolci tutti i giorni e aggiungerei chi li mangia tutti i giorni???
E ancora.
Come fate a fare quegli scatti tremendamente perfetti con sfondo cucina dannatamente ordinato???
Alcune mi hanno risposto: le foto sono ritoccate. 
E allora io vi chiedo: quando trovate il fottuto tempo per ritoccarle???
Nascondete una giornata di 48 ore???

A voi, Super Food Blogger, tutta la mia stima.
Io continuo a tenermi le 24 ore.
Stramazzando nel letto alle otto di sera, pensando di non aver di nuovo pubblicato un post e tanto meno preparato un dolce.

Buon fine settimana.

PASTA CECI E POMODORO
INGREDIENTI
ceci circa 500 g
pasta
passata di pomodoro circa 250 g
sedano 
carota
cipolla
rosmarino
olio evo
brodo vegetale

Preparare un trito finissimo di sedano, carota e cipolla e lasciarlo appassire aggiungendo un filo d'olio di oliva. Aggiungere il rosmarino e dopo qualche minuto i ceci. Coprire con il brodo vegetale  e versare il pomodoro. Lasciare sobbolire per 15 minuti e aggiungere la pasta. Prendere 2 cucchiai di ceci e passarli nel mixer fino ad ottenere una crema. Al termine della cottura della pasta, aggiustare di sale e pepe e versare la crema di ceci e mescolare.
Servire la pasta calda. 
Durante la cottura, aggiungere il brodo vegetale se necessario.





Share:

3 aprile 2014

Vino al supermercato.

ON AIR
Angra - Carry On


Il vino buono non sta solo in enoteca.
Non serve spendere 30€ per avere una bottiglia all'altezza di una buona tavola. E soprattutto, piuttosto che prendere un bottiglione di "vino rosso" a 2€ (senza citare marche più o meno famose) e mettere a tavola una ciofeca di bibita improbabile, che chissà come e con cosa è fatta, perché non spendere poco di più e ritrovarsi felici e contenti di dove sono andati i vostri soldi?
Spesso il reparto "cantina" dei magazzini della grande distribuzione alimentare nasconde molte sorprese (insieme ad altrettante fregature). Da qui una scelta di bottiglie tra i 4 e 10 euro che non lasceranno delusi neanche gli acquirenti più titubanti.
Quelli che passano mezz'ora davanti allo scaffale senza sapere cosa scegliere (e soprattutto perché proprio una bottiglia piuttosto che un'altra) potrebbero trovare addirittura utile questa nuova appendice di Uva da Bere.
Se poi avete voi qualche consiglio, fatevi avanti!

Prima etichetta della lista:

Montepulciano d'Abruzzo "Roccaventosa". Dalla Cantina Tollo (Chieti), 3000 ettari divisi tra vitigni nazionali e internazionali. L'importante superficie dei vigneti (gestiti comunque da diversi produttori) sembra non intaccare più di tanto la qualità del prodotto finale.
Il rosso in questione (vendemmia 2012) è bello fresco, anche troppo se bevuto subito. Meglio aprirlo, versarlo e aspettare qualche minuto, così si ammorbidisce e scopre la frutta rossa matura di cui è carico.
5€ e spicci...



Un secondo di carne poco impegnativo andrà benissimo (bracioletta ben cotta o, visto il periodo, abbacchio alla scottadito come ha suggerito qualcuno).
Noi l'abbiamo messo vicino a un'amatriciana...



Share:
Template by pipdig