30 ottobre 2014

Cous Cous con Piselli, Salsiccia e Prosciutto cotto.

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Elisa - Heaven Out Of Hell

Da quando ho iniziato a scrivere su blogger è trascorso un po' di tempo. Ho iniziato senza sapere bene cosa significasse gestire un blog. Era un modo come un altro per passare il tempo libero, caratterizzandolo con qualcosa di nuovo e personale. E di fatto è ancora un passatempo, ma gestito con maggiore consapevolezza e conoscenza della materia.

Le tappe per raggiungere la maturità sono state svariate: i diversi styles che ho arrangiato con i miei scarsissimi mezzi, fino a quello attuale grazie a Alex B., i contenuti, la fotografia, i corsi di cucina, gli incontri con gli esperti del mestiere. Insomma tanto di tutto per migliorare e ancora crescere, crescere e crescere.

Per questi passi in avanti che non condivido molto le collaborazioni fra aziende alimentari e food blog. Mi sembra un modo di svendita gratuita di un lavoro svolto con cura e dedizione. Della serie: se vuoi una mia partecipazione come food blogger, retribuisci economicamente la mia attività. Solo così vedo una reale possibilità di crescita professionale e riconoscimento, nell'ambito di un settore che oggi raccoglie un po' di tutto, trascurando troppo spesso la qualità dei contenuti. 
Questo mio pensiero non vuole entrare in conflitto con le scelte altrui. Siamo esseri individuali e ognuno sceglie quello che è meglio per se stesso, almeno qui abbiamo ancora questa possibilità!!!

A proposito di crescita, oggi ripropongo un primo piatto, in bozza da questa estate, meglio cucinato dopo un attento studio in materia di cottura del cous cous.

Keep on rockin.

COUS COUS CON PISELLI, SALSICCIA E PROSCIUTTO COTTO
INGREDIENTI 
cous cous
1 salsiccia di prosciutto
1 fetta di prosciutto cotto tagliata spessa
piselli 
olio evo
sale
brodo vegetale

In una casseruola mettere a cuocere la salsiccia tagliata a pezzi e priva di pelle, aggiungere i piselli e il brodo vegetale q.b. Per ultimo aggiungere il prosciutto cotto tagliato a pezzi. In un'altra pentola tostare il cous cous con un filo d'olio e poi versare il restante brodo vegetale tiepido. Coprire con il coperchio e lasciare che la semola assorba tutto il brodo.
Appena pronto il cous cous, versare il condimento, siatemare di olio e sale e mescolare bene.
Servito tiepido è sempre più buono.


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28 ottobre 2014

Cantine Aperte a San Martino.



Cantine Aperte a San Martino nel Lazio
I vini da invecchiamento si sposano ai prodotti tipici locali.

Domenica 16 Novembre, dalle ore 10.30 alle ore 18.30. il Movimento Turismo del Vino Lazio organizza e festeggia l'iniziativa Cantine Aperte a San Martino. Esperienze uniche che si svilupperanno lungo i percorsi sensoriali alla scoperta della parte più confortevole e intima delle cantine stesse, in uno dei periodi di maggior fermento. 

L'elenco delle Cantine Aperte su www.movimentoturismo.it




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27 ottobre 2014

Il Ghetto Ebraico a Roma.

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The Clash - I Faught The Law

Nelle innumerevoli cose da fare nell'arco di una settimana, a volte capita pure di ritagliare quel tempo dedicato a me che può essere andare a vedere una mostra, partecipare ad un evento (tanto per rimanere in tema) culinario o semplicemente perdersi nella bellezza della città eterna. 

Senza togliere nulla a nessuno, ma Roma resta Roma e per un romano scoprire tutti quei posti più reconditi, dove il turismo non arriva, è un'emozione magica!!!

Ad incantarmi questa volta Il Ghetto Ebraico, rione di grande bellezza e autenticità. 

Qualche scatto per iniziare al meglio la settimana.

Keep on rockin.

Fontana delle Tartarughe - Piazza Mattei
Via della Reginella

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24 ottobre 2014

French toast con Marmellata di Ciliege (Pain perdu* avec compote de cerises).

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The Who - Baba O'Riley

Il fine settimana è alle porte e di cose da fare in giro per Roma ce ne sono abbastanza.

Dal Roma Food Story all'Auditorium Parco della Musica, immersi fra i migliori gourmet della tradizione romanesca, alla mostra fotografica di Henri Bresson all'Ara Pacis ma per questa c'è tempo fino al 25 gennaio 2015.
Sempre in ambito di mostre, interessante anche quella dedicata ai NUMERI al Palazzo delle Esposizioni.
Invece per gli amanti del buon vino, sabato 25 ottobre presso lo Sheraton Rome Hotel and Conference Center, si svolgerà la premiazione del Gambero Rosso: Tre Bicchieri 2015 e udite udite a servire vino nei brillanti calici ci sarà anche LUI, il rocker scapigliato di casa che vestito con lo spencer nero si trasforma in un sommelier di elevatissimo rispetto...e molto attraente!!!!
Che dite, è il caso che vada a controllare!?!?

Cose da fare a parte, non è fine settimana senza qualcosa di buono e profumato.
Un'elegantissima ricetta parigina per iniziare positivamente le prossime giornate. 

Have a nice week end.

FRENCH TOAST CON MARMELLATA DI CILIEGE
INGREDIENTI
1 uovo
250 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero
4 fette di pane in cassetta di kamut
1 cucchiaio di burro 
marmellata di ciliegie

In una ciotola mescolare insieme l'uovo, il latte e lo zucchero. Immergere le fette di pane nel composto ottenuto e lasciarle in ammollo per 1 minuto per ogni lato. Sciogliere il burro su fiamma media, in una padella larga. Mettere le fette di pane in padella e lasciarle cuocere per 2-3 minuti fino a che non diventano dorate, rigirarle per abbrustolire anche l'altro lato. 
Togliere il pane e versare un cucchiaio di marmellata per fetta.
Mangiare caldo.

*Pane perso


ispirata ad una ricetta di Rachel Khoo

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20 ottobre 2014

Gratin di Maccheroni al Formaggio (Gratin de Macaronis au Fromage).

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Rolling Stones - Satisfaction

Fortunatamente dello svezzamento posso raccontare che non è stata un'esperienza traumatica, a differenza di molti.

Mio figlio ha mangiato tutto e da subito. 

La linea guida pediatrica, è quella di favorire gli insipidi omogenizzati perché morbidi, perché controllati, perché così il lattante si abitua piano piano. Ma di fatto si abitua a che??? A un vasetto di pappa contente il 40% di carne e il rimanente 60%??? Anche no, grazie!!!

Così che ci siamo attrezzati da subito alla carne fresca, dunque a cuocerla e poi ad omogenizzarla...tutto in tempo reale!!! 
Uno sporco lavoro che fino a quando ero a casa affrontavo con una giusta dose di pazienza. 
Ripresa la quotidianità, quella piena senza un minuto di tempo libero ovvero: MAMMACASALINGAIMPIEGATAEANCORAIMPIEGATACASALINGAMAMMA, lo sporco lavoro è diventato ancora più sporco ma cedere ai terribili vasetti proprio non ce l'ho fatta. L'idea che mio figlio mangiasse un vasetto di 40% di tacchino + quel 60% o un vasetto di 40% di orata + quel 60% e non potesse distinguerne il sapore...ecco 'sta cosa qui mi terrorizzava.

Dopo quasi due anni, sono soddisfatta della scelta che ho fatto, mio figlio mangia tutto ma soprattutto è curioso di assaggiare. Ha sviluppato una controllata capacità di masticazione, alla faccia di tutti quelli che "stai attenta che si strozza"....ma i denti che ci stanno a fare????

Sta di fatto che ad oggi mi capita, a causa del poco tempo a disposizione, di comprare gli irriducibili bastoncini di pesce oppure i popolarissimi cordon bleu e mio figlio li rifiuta!!!! Il bambino se ne intende e per fortuna!!!

Tanto per rimanere in tema di produzione home made, ho scelto la seconda ricetta della cucina parigina.
Rachel racconta di aver sperimentato questo piatto quando, appena arrivata a Parigi, lavora con delle bambine e fra i piatti di più successo che le preparava, c'era proprio questo. 

Lo ripropongo con una spezia in meno. 


Keep on rockin.  


GRATIN DI MACCHERONI AL FORMAGGIO
INGREDIENTI
300 gr di maccheroni
200 gr di parmigiano reggiano
30 gr di burro
30gr di farina
500 ml di latte
1/2 cipolla
1 chiodo di garofano 
1 foglia di alloro 2 foglie di alloro
1 pizzico di noce moscata
sale
pepe 

Per preparare la besciamella, sciogliere il burro a fiamma media in una pentola larga. Aggiungere la farina e mescolare fino ad ottenere un impasto senza grumi. Lasciare raffreddare per qualche minuto e dopo aggiungere il latte tiepido poco a poco, mescolando di continuo. Rimettere la pentola su fiamma media e aggiungere la cipolla (senza tagliarla a pezzetti) e le foglie di alloro. Lasciare bollire per 10 minuti. Se la besciamella diventa troppo densa aggiungere del latte. Mentre la salsa bolle, cuocere la pasta e scolarla al dente. 

Appena pronta la besciamella, togliere la cipolla e le foglie di alloro e aggiungere la noce moscata, il sale e il pepe q.b. e mescolare e lasciare raffreddare. Poco a poco unire anche il parmigiano, conservando una manciata da spargere sul gratin. 
Trasferire la pasta in una pirofila e unire la salsa di besciamella, mescolando fino a quando la pasta non è ben coperta. Cospargere il formaggio messo da parte e infornare il gratin in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti finché è croccante e dorato. 


ispirata ad una ricetta di Rachel Khoo


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13 ottobre 2014

Broccoli fritti in pastella di Birra (Birrificio artigianale Retorto).

La scorsa settimana abbiamo partecipato a EurHop 2014. Un festival interamente dedicato alla produzione di birra artigianale.
50 i birrifici presenti per oltre 300 birre artigianali italiane e internazionali.
Quello che più apprezzo quando partecipo a questi eventi degustativi, è la convivialità che si instaura con i produttori. Per lo più sono produttori di piccole realtà quasi sempre note nei loro territori ma comunque produttori esperti nel far conoscere al meglio quello che viene versato nel bicchiere, esaltandone tutte le caratteristiche gustative.
Tra i birrifici incontrati, ho piacere a scrivere di una piccola realtà piacentina che produce birra da qualche anno: Birrificio Artigianale RETORTO.
Visitando il sito si scopre la storia dell'azienda come anche tutte le loro produzioni fra cui la pregiatissima produzione di MALALINGUA, una birra in stile Barley Wine che scopro con piacere aver ottenuto diversi riconoscimenti come il primo posto al Campionato Italiano Birre Artigianali 2013.
Scrivo di questa azienda perché la passione di chi racconta quello che produce personalmente, sono episodi che con i tempi di oggi donano ancora la possibilità a credere che le cose possano davvero cambiare. Il riconoscimento dei meriti a chi lavora sodo e con passione, nel nostro "bel paese" è un concetto che stiamo perdendo completamente di vista .

A proposito di birra, oggi una ricetta da leccarsi i baffi e che dopo vi farà correre a smaltire tutte le calorie acquisite...ma una volta ogni tanto si può fare!!!

BROCCOLI FRITTI IN PASTELLA DI BIRRA
ingredienti

broccolo romano
100 gr circa di farina 00
70 gr circa di amido di mais
birra fredda q.b.
sale
olio di semi 

Lavare le cime di broccolo e asciugarle bene. Preparare la pastella, mescolando con la forchetta, in una ciotola, la farina, l'amido di mais e la birra a filo q.b. per ottenere un impasto denso ed omogeneo. Immergere le cime dei broccoli nella pastella, scaldare abbondante olio in una padella e tuffare le cime nell'olio fino a quando non saranno belle dorate.
Servire i broccoli caldi accompagnati da un bicchiere di birra fredda.



Se la pastella di birra fa per voi,


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Aerosmith - Angel
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10 ottobre 2014

Patate al gratin (o Gratin dauphinois).

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NOFX - Champs Elysees

Quando ero piccola pensavo sempre che la prima città europea che avrei visitato sarebbe stata Parigi.
Poi, compiuti i 20, per una serie di circostanze favorevoli sono partita per Londra giurandogli amore eterno.

Londra è la capitale europea che ho vissuto più volte e in tutti i periodi dell'anno. Di Londra mi piace ogni suo angolo, mi piace la pioggia, mi piace l'entrata trionfale in Trafalgar Square, mi piace Wembley Stadium, mi piace guardarla spiaccicata ad un finestrino dei bus rossi a due piani....ovviamente seduta al piano superiore!!!!

Poi però gli anni passi e finalmente decido di andare a vedere Parigi.
Posso raccontare che tutto quello che dicono su di Lei è vero.
La città romantica. 
Dal mini appartamento di Rue Rambuteau, tutte le mattine uscivo per vivere i posti più suggestivi della Villè Lumiere.
Dalle passeggiate sulla Rive Gauche alla incantevole salita di Montmatre.
Dalla incantevole Place Des Vosges alla immensa Place De La Concorde....e poi ci sono loro, le ineguagliabili Patisseriè, Boulangeriè, i Bar au Vin, i francesi che con la loro leggerezza portano sotto braccio sacchetti profumati di baguette.
Seduta ore nei bistrò, ho gustato di questa città apprezzandone l'eleganza innata.

Dal viaggio a Parigi sono trascorsi già 4 anni. 
I ricordi sono tanti e spesso ritornano con piacere in mente. 
Ho un libro di cucina parigina che da un po' di tempo gira per casa.
Uno di quei volumi Luxury Books. L'autrice è Rachel Khoo. 
In versione "Julie Powell" mi piaceva l'idea di riproporre le ricette di questo prezioso ricettario. 
Sui risultati di questo obiettivo non ho molta fiducia ma ci voglio provare.
Già la reperibilità di alcuni ingredienti ha le sue difficoltà!!!

Prima ricetta a base di patate, quelle a pasta gialla.

Keep on rockin.

PATATE AL GRATIN
INGREDIENTI
1 kilo di patate a pasta gialla
300 ml di latte intero
300 ml di crème fraiche panna
mezzo limone
1 pizzico di noce moscata
1 cucchiaino di senape di Digione
1 cucchiaino di sale
1 spicchio d'aglio
1 noce di burro a temperatura ambiente

Sbucciare le patate e tagliarle a fette spesse 3mm. Metterle in una pentola insieme al latte, la panna mescolata al limone, la noce moscata, la senape, il sale e lasciare bollire per 10 minuti. 
Preriscaldare il forno a 200°. Dividere lo spicchio d'aglio a metà e sfregarlo all'interno di una pirofila. Dopo l'aglio ungere la pirofila con la noce di burro.
Passare le patate e la salsa nella pirofila, distribuendole a strati. Lasciare il gratin in forno per 40 minuti o fino a quando sarà dorato e abbrustolito. Servire caldo.


ispirata ad una ricetta di Rachel Khoo
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9 ottobre 2014

New Style per Caffè Babilonia.


Avete presente quelle situazioni durante le quali l’attesa termina con qualcosa di bello?
Così è accaduto a me ieri sera, quando Alex mi scrive: “per favore non entrare nel blog stasera, installo il nuovo template”.

Questa mattina mi sono svegliata e finalmente trovo il mio blog rivestito da un personalissimo new style che ho piacere di presentarvi.

Colori intensi, banner ordinati, icone sociali attive, un header rock….era quello che desideravo da tempo e che con i miei scarsissimi mezzi tecnologici non sono mai riuscita a realizzare.
Ho visto crescere questo template giorno dopo giorno, sentendolo mio sin dalla prima bozza.

L’autrice del lavoro è lei: Alex Bonetto. Una alternativissima designer free-lance.

I suoi lavori li trovate su C’è crisi, C’è crisi!

Non posso far altro che ringraziarla per la disponibilità e comprensione delle mie esigenze.

Si riparte.


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6 ottobre 2014

#21: Spiedini di Pere e Gorgonzola (StagioniAMO nella cucina di CaffèBabilonia).

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The Beatles - Ob-La-Di, Ob-La-Da

“Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”
Che poi sono cresciuta con la convinzione si dicesse:
“Non far sapere al contadino quanto è buono il cacio con le pere”
Voi l’avete mai capito questo proverbio?
Ecco io no o meglio mi sono sempre chiesta perché un contadino non dovrebbe sapere che il  formaggio, quasi sicuramente prodotto da lui, è buono con le pere???
Le ricerche internet riportano a svariati dibattiti irrisolti come anche ad un testo di Massimo Montanari che tenta di sciogliere il significato del proverbio partendo dal Medioevo quando il popolo nobile scopre il “cacio” e se ne innamora, riconducendo così tutto ad un conflitto di classi sociali.

Superato in parte il dubbio del cacio, sposto l’attenzione alle sue compagne di merenda: le PERE che questo mese entrano nelle cucine di StagioniAMO per la preparazione del Menù di Ottobre.

Su di loro…le PERE….potremmo raccontarne un po’.
Già a partire dal 350 A.C., i benefici di questo prezioso frutto erano conosciutissimi.
Le PERE sono molto energetiche e mangiarle regolarmente protegge la pelle dall’invecchiamento.
Sono adatte per regimi alimentari ipocalorici e bruciano drasticamente i grassi che non guasta mai.
Migliorano la diuresi grazie al loro alto contenuto di acqua (circa 88%). Il restante 12% si suddivide fra calcio, fruttosio, grassi (solo il 0,12 g), potassio, proteine e vitamine.
Durante il post-partum hanno un potere rilassante e distensivo sul corpo…..ricordo di averne mangiate in quantità industriali, a mozzichi con o senza buccia, a pezzi condite con il limone, frullate insieme allo yogurt e la morte loro con un tocco di cioccolato fondente!!!

Ma la morte loro per eccellenza e per quanto si vogliano fare esperimenti culinari, è con il suddetto “cacio”.
Che sia però un “cacio” di lunga stagionatura e dal sapore intenso!!!  
Per l'antipasto di StagioniAMO a base di PERE, dunque, non ho avuto dubbi.
Dritta e sparata sull'abbinamento Pere&Gorgonzola, stando attenta a non farlo sapere al contadino.

Keep on rockin.


SPIEDINI DI PERE E GORGONZOLA
INGREDIENTI
2 pere Abate
gorgonzola stagionato
miele d'acacia q.b.
burro
pepe 


Sbucciare le pere e tagliarle in 4 spicchi, eliminare il torsolo centrale e ricavare tanti cubetti.
Fondere il burro (circa 30 gr) in un padellino antiaderente e rosolare i cubetti di pere dolcemente. Glassare con il miele a filo e mescolare mentre si crea la caramellatura. 
Spolverizzare con pepe macinato e scolare su un vassoio con sopra la carta da forno.
Tagliare il gorgonzola a cubetti uguali o quasi alle pere e comporre gli spiedini alternando frutta e formaggio. 
ATTENZIONE A NON USTIONARVI LE DITA.

ON THE TABLE
Prosecco Extra Dry


L'appuntamento con il primo piatto è per lunedì prossimo nella cucina di Coffee&Mattarello.

E per chi ancora non lo conoscesse, è partito il CONTEST di StagioniAMO
Noci e Nocciole sono gli ingredienti base per la preparazione delle ricette dall'Antipasto al Dolce. 
Tutte le info le trovate qui.

http://www.caffebabilonia.com/2014/09/stagioniamo-il-contest.html

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4 ottobre 2014

Ancora birra! (Welcome back).

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Green Day - Stuck with me

Scusate il ritardo, è passato un po' dall'ultima volta ma ho avuto da fare (si vabbè dicono tutti così...)
Calcolate che il post l'ho iniziato prima dell'estate (nel frattempo ho riflettuto su come si dice "post" in italiano credibile, ma senza successo).
E quindi niente, in estate si beveva birra (e pure adesso non è che ce fischio...), quindi eccovela qui:

Niente supermercato stavolta, ma una rinfrescante birrozza all'aperto, zona Testaccio per i capitolini...
La protagonista era un'altra bionda nazionale (arriveranno anche le estere) proveniente da una fabbrica con una storia molto interessante, che potete leggere qui. Il consiglio di oggi è prodotto dalla Fabbrica di Pedavena, più di un secolo di storia tutta italiana. Nel particolare si tratta della chiara Superior, uno dei quattro prodotti del birrificio veneto (Pedavena è in provincia di Belluno).
Colore giallo oro chiaro, vera bionda, di quelle che si fanno rispettare ma mantengono il carattere frivolo e allegro che le denota. Corposa troppo ma non troppo, fresca e graffiante quanto basta, si lascia bere in quantità più o meno industriali se siete propensi alla bevanda in questione (io e il mio compare di bevute ci siamo fermati a una, ma a malincuore...).



Quindi ricapitolando, se la trovate, non indugiate!

Qui nel frattempo è arrivato l'autunno... vino? Vedremo...





Bye bye!!




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