29 dicembre 2020

Brioche di Natale.

[La magia risiede in quell'aroma intensa che si sprigiona quando il calore del forno gonfia d'orgoglio la pasta. Ciò che è triste, torna sereno. Ciò che fa male, passa. Ciò che manca, ritorna].

#recipe 
ingredienti 
300 gr di farina (io tipo 2)
100 ml di latte 
20 gr di lievito di birra
90 gr di burro 
50 gr di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (io vanillina)
1 cucchiaino di scorza d'arancia (io fialetta limone)
2 uova
1 pizzico di sale
sciroppo d'acero
ciliege o amarene per decorare 

Sciogliere il lievito nel latte già tiepido e lasciarlo riposare qualche minuto. Con l'ausilio di un'impastatrice mescolare insieme gli ingredienti avendo cura di mettere prima gli ingredienti liquidi e dopo quelli solidi. Il burro va aggiunto a temperatura ambiente, molto morbido. Terminato l'impasto lasciarlo lievitare in una ciotola per circa 8 ore. Conclusa la lievitazione prendere l'impasto e lavorarlo a mano ancora per qualche minuto così da sgonfiarlo. L'impasto dovrà essere piuttosto appiccicoso. Dopodiché dividere l'impasto in tre parti e ad ogni pezzo dare una forma allungata così poi da formare una treccia. Gli estremi della treccia ripiegarli sotto. Infornare a 180 gradi per circa 20/25 minuti. Ancora caldo spennellare la superficie con sciroppo d'acero e guarnire con le amarene. 
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20 novembre 2020

Apple Pie. November Rain.


Giorni starni quelli di "questo" Novembre. Da sempre un rapporto profondo con questo mese dell'anno. Un mese che a distanza di anni mi ha sempre scombinato la vita. E forse proprio per questo che lo sento così tanto. Mi piace la sua pioggia e tutta quella malinconia che porta con sé. Il cielo cupo dove se tiro il naso all'insù ci vedo tanti ricordi: belli e brutti. Ci vedo quasi 20 anni di vita passata. Attese, tante. E due figli. 

Eppure "questo" di Novembre è così faticoso. Pensavo non ce ne sarebbero più stati. 
E allora mi fermo, guardo la pioggia scendere. Respiro. Mi chiudo in me stessa. Aspetto che passi.

Provo a distrarmi preparando dolci. Cerco ricette. Impasto. Inforno. Impastare mi distende ancora più del risultato finale. Preparo brioche per le colazioni dei bambini e merende per le domeniche pomeriggio. 
Poi preparo anche una #applepie. Il suo profumo e sapore inconfondibile di cannella mi evoca così tanti bei ricordi. Ricordi di quasi 20 anni fa e nel frattempo, aspetto che passi.


#recipe
Per la ricetta mi sono inspirata ad una Apple Pie proposta dalla Roby qualche tempo fa. È un primo esperimento molto buono riuscito ma non abbastanza bello.

ingredienti pie crust
250 gr di farina
160 gr burro freddo
4 gr sale fino
10 gr zucchero semolato 
90 ml acqua ghiacciata o di mele

ingredienti per il ripieno
6 mele 
1 limone (succo)
50 gr zucchero semolato
15 gr cannella in polvere
15 gr farina bianca 00
2 gr sale fino
15 ml panna fresca

preparazione pie crust
Unire le farine in una ciotola con il sale e lo zucchero, a parte mescolare l’acqua con l’aceto. In un’altra ciotola lavorare il burro freddo e gli ingredienti secchi con le lame di due coltelli in modo da ottenere un composto sbriciolato, unire poi poco per volta acqua e aceto, lavorando fino a formare un panetto liscio e compatto. Avvolgere nella pellicola per alimenti e fate risposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

preparazione ripieno
Sbucciare le mele, eliminare il torsolo e affettarle abbastanza sottilmente, metterle in un contenitore e unire il succo del limone, la cannella, lo zucchero, il sale, la farina e la panna fresca. Mescolare bene e lasciare riposare per 30 minuti. Foderare lo stampo (diametro cm 24) con la carta forno, dividere l’impasto in due parti. Stendere la prima parte e adagiatela sullo stampo facendola aderire bene. Riempire con le mele e pressatele un po’ con le mani affinché siano ben distribuite e compattate. Stendere l’altra parte di impasto e adagiatela sopra, fate aderire bene le due parti sui bordi, ripiegandoli verso l’interno. Tagliare la pasta in eccedenza quindi formate il bordo ondulato con le dita. Spennellare tutta la superficie con l’uovo sbattuto insieme a poco latte e cospargete con una manciata di zucchero. Fare dei tagli a croce al centro e infornate a 200° per circa 45-50 minuti. Sfornarla e fate raffreddare una decina di minuti. 


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5 novembre 2020

Pan Goccioli, la ricetta "quella vera".

Era il 54esimo giorno di lockdown l'ultima volta che ho pubblicato sul blog. Erano giorni in cui temevo il ritorno alla normalità ma allo stesso tempo giorni in cui sentivo desiderio di tornare alla normalità: migliori rispetto a prima. Dopo c'è stata l'estate. Dopo ancora sono iniziate le scuole. Dopo ancora ci ritroviamo a prendere atto di una realtà già vissuta, a ristabilire un punto di partenza, a trovare un equilibrio per non essere travolti dalla tempesta.

Anche questa volta #andratuttobene....speriamo di si. 

#recipe
Questa è la ricetta "quella vera" dei PAN GOCCIOLI. Scrivo vera perché avvolte per prepararli seguo la ricetta del pan brioche ma non è assolutamente la stessa cosa. Nella ricetta "quella vera" c'è lo yogurt che li fa diventare morbidi morbidi.

PANGOCCIOLI
ingredienti

250 gr di farina 00
250 gr di manitoba
60 gr di burro
125 gr di yogurt bianco
150 gr di latte
2 uova
15 gr di lievito di birra
100 gr di zucchero
6 gr di sale
2 cucchiaini di estratto di vaniglia - 1 bustina di vanillina
130 gr di gocce di cioccolato a temperatura freezer

Sciogliere il lievito nel latte leggermente intiepidito, unire la farina 00, impastare e lasciare lievitare l'impasto fino a raddoppio del volume iniziale. Versare la farina manitoba in una ciotola, aggiungere l'impasto lievitato, l'uovo, lo yogurt, lo zucchero, la vanillina e il sale. Trasferire l'impasto ottenuto su un piano di lavoro leggermente infarinato e incorporare il burro morbido. Lavorare l'impasto per 10 minuti fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Unire le gocce di cioccolato fredde di freezer e lavorare ancora brevemente per evitare che si sciolgano. Trasferire l'impasto in una ciotola, ricoprire con pellicola trasparente e mettere a lievitare per circa due ore. Riprendere l'impasto e dividerlo in tanti pezzi da circa 50 gr l'uno e lavorarli facendoli roteare con il palmo della mano sul piano di lavoro. Trasferire le brioche ottenute su una teglia e lasciare lievitare ancora per un'ora. In ultimo spennellare le brioche con il tuorlo mescolato con qualche goccia di latte. Infornare a 170° in forno statico fino a dorature.


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29 aprile 2020

Crostata di frolla al Cacao farcita con Crema Pasticcera e Ricotta.

GIORNO 51 [Sin dalle prime fasi della pandemia di Covid-19 c'è stato un dibattito sul ruolo dei bambini nella trasmissione della malattia. Le prove oggi disponibili, seppur non definitive, suggeriscono che i bambini sono meno infettivi degli adulti. Peraltro è invece certo che il decorso benigno della malattia in età pediatrica non esporrebbe con l’apertura delle scuole i bambini ad un rischio di danno sostanziale. Ancora più forte è la certezza invece di esporli ad un danno tangibile e importante con le scuole chiuse e per tempi lunghi]

Mi soffermo su queste ultime parole {al danno tangibile}.
Ok sono d’accordo di andare con cautela ma vorrei ci fossero proposte di soluzione più concrete.
A SETTEMBRE I BAMBINI DEVONO TORNARE A SCUOLA.


#recipe
Quella di stamattina è la CROSTATA DI FROLLA AL CACAO farcita con una crema pasticcera e ricotta. Vi anticipo che nelle vostre cucine durerà meno di 24 ore.

ingredienti per la farcia
500 gr di ricotta 
250 ml di latte
2 tuorli
50 gr di zucchero
15 gr di farina 00
mezza filetta aroma vaniglia
2 cucchiai di rum 
gocce di cioccolato
scorze d'arancia
Mettere a scolare la ricotta dalla sua acqua. Iniziare a preparare la crema pasticcera portando a bollore il latte aggiungendo l'aroma di vaniglia. Nel frattempo sbattere con un frusta i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata e lavorare fino ad ottenere un composto privo di grumi. Aggiungere il latte caldo filtrato e trasferire nuovamente tutto in un pentolino. Portare a bollore su fuoco medio con l'accortezza di girare sempre con un frusta; bollire per circa 4 minuti poi trasferire la crema e lasciare raffreddare. Prendere una ciotola e setacciare la ricotta, aggiungere la crema pasticcera, il rum, gocce di cioccolato e scorzette d'arancia q.b. (gusto personal), lavorare fino ad ottenere una crema liscia e compatta. Mettere a riposare in frigo. 

ingredienti per la frolla
400 gr di farina
130 gr di burro a temperatura ambiente
130 gr di zucchero
3 tuorli
1/2 bicchiere di latte a temperatura ambiente
scorza grattugiata di 1 limone
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale
2 cucchiai di cacao amaro 
Con l'ausilio di un mixer elettrico mixare insieme gli ingredienti. Inizialmente l'impasto sarà un po' sabbioso, aggiungere altro latte se necessario. Impastare la frolla ottenuta con le mani fino ad ottenere un panetto liscio e compatto, avendo cura di lavorarla velocemente. Stendere la pasta in uno stampo e  farcire con tutta la crema ottenuta, livellare, coprire con le strisce, spennellare con albume e una goccia di latte, e in ultimo infornare a 180* per circa 40/50 minuti. La frolla deve prendere un colore abbronzato!
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27 aprile 2020

Maritozzi con la Panna.

{storie di maritozzo} [Me stai de fronte, lucido e 'mbiancato, la panna te percorre tutto in mezzo, co 'n sacco de saliva nella gola, te guardo 'mbambolato e con amore. Me fai salì er colesterolo a mille, lo dice quell'assillo d'er dottore, ma te dirò, mio caro maritozzo, te mozzico, poi pago er giusto prezzo]
——
Ricomincia così la settimana. Notizie poco chiare. Dell’ infanzia non ne parla nessuno. Noi genitori in smart working con annessa didattica on line e tutte le difficoltà del caso. Senza dimenticare lo sforzo disumano delle mamme in questa quarantena. Della Famiglia. Dei sostegni. Delle soluzioni. Dei Nonni. Della carenza affettiva. Della regressione sociale dei più piccoli. NON NE PARLA ESPLICITAMENTE NESSUNO.

#recipe
{sbadabam}! Quelle sopra sempre i dubbi e le domande di una mamma [IO] sveglia alle 5 del mattino. Fortunatamente a trovare spazio tra tutti ‘sti pensieri IL MARITOZZO CON LA PANNA che dico io “se non ci fosse stata la quarantena ma dove lo avrei trovato il tempo”?

MARITOZZI CON LA PANNA
ingredienti

350 gr di farina manitoba
50 gr di zucchero
110 gr di burro morbido
2 uova
60 ml di latte
10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaio di rum
aroma di vaniglia
un pizzico di sale
In una planetaria o con l’ausilio di un mix elettrico [IO] versare il latte tiepido sciolto con il lievito, aggiungere tutti gli altri ingredienti ad eccezione del burro. Mixare a velocità lenta aggiungendo il burro un po’ per volta e fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciar lievitare per circa 2 ore. Impastare questa volta a mano per rompere la lievitazione e riporre in frigorifero per altre 3 ore circa. Riprendere l’impasto e dare forma a delle palline allungate disponendole su una o due teglie rivestite da carta forno. Lasciare ancora lievitare fino al raddoppio e spennellare la superficie con il tuorlo miscelato con il latte (stessa quantità). Infornare a 180* per 15 minuti e poi raffreddare. Per la farcitura, incidere un taglio verticale e riempire di panna montata livellando bene la superficie con una spatola. Mangiare subito o conservare in frigo fino a mezza giornata.
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20 aprile 2020

Tiramisù.


{Ho una debolezza: IL TIRAMISÙ} [storie di quarantena] 

Chi avrebbe mai avuto tempo in una domenica pomeriggio “non in quarantena” di preparare un tiramisù con uova fresche consegnate a domicilio il giorno prima? Io sicuramente no!

#recipe
Quella che pubblico qui è la ricetta tradizionale del Tiramisù classico, ispirandomi a quella pubblicata da Alessandro Borghese sul suo libro "Cacio&Pepe". 

TIRAMISÙ
ingredienti per 2 persone

250 grammi di mascarpone
90 grammi di zucchero
2 uova
caffè q.b.
savoiardi q.b.
Separare i tuorli dagli albumi. In una ciotola mettere il mascarpone e i tuorli e montare con la frusta [se elettrica meglio] Amalgamare energicamente fino ad ottenere una crema liscia e abbastanza densa. Montare a neve fermissima gli albumi con lo zucchero e incorporare con delicatezza alla crema di mascarpone. Mettere in frigo per rassodare la crema. Preparare il caffè senza aggiungere zucchero e lasciarlo raffreddare completamente. Preparare poi il tiramisù procedendo con la stratificazione classica CREMA - SAVOIARDO INZUPPATO - CREMA o in pirofila o al bicchiere. Terminare con delle scaglie di cioccolato fondente o una spolverata di cacao amaro.

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5 aprile 2020

Storie di Pesto.


Se me l’avessero detto quasi sicuramente non c’avrei creduto. Eppure siamo qua. Giunti al 27 giorno di quarantena e non abbiamo neppure dato fuori di testa, se non per i compiti di Lorenzo!!! Ci stiamo sopportando abbastanza, NOI abituati a trascorrere il tempo tutti e quattro insieme circa un paio di ore al giorno. Oggi forzati a vivere h24 insieme!!! Ventiquattr’ore intense ma adesso anche malinconiche.

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31 marzo 2020

Pains au Chocolat. Mattine di quarantena.


"Volevamo cambiare il mondo. 
Alla fine è stato il mondo a cambiare noi"

Queste sono le mattine delle colazioni rassicuranti, calde, profumate di caffè caldo. A guardare le prime luci del mattino. Ad aspettare il nuovo giorno. Sono le mattine seduta a fare colazione insieme a mio figlio. Sono le mattine "faccio una video chiamata con mamma" "faccio colazione e dopo comunque mi vesto, metto la crema viso e un filo di trucco" "del Buongiorno al gruppo di famiglia" "che mancheranno nonostante tutto""che mi fanno apprezzare ancora di più, dare fiducia a me stessa". Sono le mattine della quarantena, a leggere la rassegna stampa e a Pregare. Le mattine di questi buonissimi PAINS AU CHOCOLAT, preparati con tutto il tempo di questi giorni.


#recipe
La ricetta la trovate sul Facciamo che ero la cuoca Non è complicatissima ma ci vuole tempo. Noi abbiamo bruciato alcuni passaggi e e differenze in fatti ci sono.

PAINS AU CHOCOLAT
ingredienti (per 8 pezzi)
250 g di farina per pane
20 g di zucchero semolato
5 g di sale (1 cucchiaino)
10 g di lievito di birra
125 ml di acqua (calda)
150 g di burro leggermente ammorbidito
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17 marzo 2020

Angel Cake #iorestoacasa

Giorni strani quelli di oggi, giorni di quarantena chiusa ad aspettare ma senza sapere quando esattamente finirà. Io che della quarantena non ne conoscevo neppure il vero significato. Detta anche contumacia, la quarantena è quello stato #mood di isolamento forzato a casa! Così che trascorriamo le giornate vicino vicino, a fare quelle azioni cosi sempre uguali. Ho pensato "ora sì che avrò tempo" leggo un libro, riordino l’armadio, preparo home made tutti i giorni. Macché!!! Il nostro isolamento forzato è intenso. Scorre fra compiti on line su classroom, smart working, giochi, la lettura di Gian Burrasca, oddio aiuto devo preparare il pranzo, cacchio è già ora di preparare la cena, rimetti in ordine i giochi, finalmente dormono. A questo punto mi collego con il Covid-19. Prendo conoscenza degli aggiornamenti. Vedo i numeri dei nuovi contagiati, i numeri di chi non ce l'ha fatta. NON CI POSSO CREDERE! Sembra vivere uno di quei film americani apocalittici. Sento parlare di terapia intensiva, di respiratori, di ossigeno. Vedo quei monitor, quei parametri. Li sento suonare. Sento la ventilazione meccanica sotto la mano, mi si riempiono gli occhi. Di questo conosco il significato. Penso allo sforzo disumano di tutti quei medici “perché intubare una persona è innaturale”.  Penso agli infermieri. Li vedo muoversi. Mettere flebo. Rimettere l’ossigeno. Staccare fili. Somministrare terapie. Monitorare. Penso e ripenso alla definizione di MEDICINA DELLE CATASTROFI: il più giovane vive, il più anziano no. È TERRIFICANTE! Mi vengono i brividi.  #iorestoacasa è l'unica cosa concreta che posso e possiamo fare per contenere questa epidemia {pandemia}. Facciamolo tutti. Un isolamento forzato oggi, ci renderà più forti domani. Riscopriamo il tempo nelle sue azioni così sempre uguali, godiamo del cielo terso di questo Marzo e dell’aria non inquinata.

#iorestoacasa e preparo un ANGEL CAKE: la torta degli angeli. È sofficissima, bianca come una nuvola. È buona a colazione, a merenda, farcita con panna e mascarpone o senza farcitura. E poi è bella da vedere e profuma di vaniglia. 

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10 febbraio 2020

Ricomincio dal Fritto. Le Frappe.


Sbadam!!! RICOMINCIO DAL FRITTO. Troppo tempo fermo questo blog ai miei primi 40 anni ma diciamo che da quella data in poi è stato tutto un crescendo di cose. Essere mamma per la seconda volta, non è solo impegnativo, è devastante in termini organizzativi. Il fisico, non saprei come, ce la fa! E poi il rientro a lavoro a tempo pieno, le attività extra scolastiche di Lorenzo, a casa dai nonni a recuperare Adriano...e le giornate passano e il blog sta fermo. Si perché cucino per la sopravvivenza, niente manicaretti interessanti da pubblicare.
Solo che ieri succede che Lorenzo ha da fare un compito per casa [DESCRIVI LA TUA MAMMA] “Alla mia mamma piace fare la fut blogher. Con lei mi diverto a preparare le crostate, gli gnocchi, le torte e le fettuccine”. E niente difronte a tanto Amore, è tempo di ricominciare a mettere le mani in pasta.

#recipe
Tempo di fritto e di maschere, di coriandoli e di chiacchiere. La ricetta delle FRAPPE è la stessa dello scorso anno, le frappe le abbiamo fatte ieri mattina e i disegni sono colorati da Lorenzo.


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